“DAGLI E DAGLI...” IL CONCERTO

Giuliano Lucarini prosegue il suo percorso di ricerca artistica, proponendo uno spettacolo live originale che unisce l'impatto di una band di 7 elementi, ad intermezzi teatrali e a trovate coreografiche evocative ed emozionanti.
Lo spettacolo, nel quale vengono proposti dal vivo tutti i brani presenti del disco “Dagli e dagli...”, racconta una storia di formazione, in cui il protagonista affronta un percorso che a partire da una condizione di alienazione ed isolamento, attraverso la scoperta della musica, del movimento e della socialità riesce a cambiare il corso della sua vita in modo imprevedibile.

 

“Che vita è questa, che si alimenta di dolore” è la cantilena con cui si apre questo concerto-spettacolo; “Dagli e dagli, pure le cipolle diventano agli” è invece il tormentone che lo chiude, nel momento in cui il protagonista riesce a trovare dentro di sé la forza di trasformarsi radicalmente e di affrontare il rischio e le difficoltà che l'esistenza ci riserva attraverso uno spirito positivo.

Lungo il percorso, guidati dalla musica, si incontrano una serie di personaggi archetipici, vere e proprie maschere dell'umanità (e della romanità) contemporanea: il nevrotico, il precario, il contadino inurbato, il manovale straniero, l'arrotino e l'ombrellaio, l'automobilista nervoso, l'amante tradito, lo spaccone da bar, il sempreverde rugantino romanesco sagace ma disilluso e alla ricerca di se stesso. Personaggi rappresentati in modo inedito dalla mimica e dall'estro di Giuliano Lucarini e dei suoi musicisti.
La musica di Giuliano Lucarini è il frutto di un incontro tra un musicista romano, percussionista, coreuta, cantautore, e la musica del nordest del Brasile (samba de coco, ciranda, galope, cavalo marinho etc.), che vive all'interno di una tradizione popolare attiva ed in ottima salute. E' musica nata dall'incontro traumatico tra i suoni e l'espressività dei neri africani, degli indios americani e dei colonizzatori europei, frutto di un sincretismo che in Brasile è cultura vivente. E' questa visione sincretica che Giuliano Lucarini ha riportato a Roma dai suoi soggiorni brasiliani aggiungendo un elemento al mosaico: la nostra cultura e identità originale di italiani, le nostre espressioni, musicalità, movenze.

Su basi percussive rigorosamente arrangiate secondo stili tradizionali del nordest brasiliano o variamente elaborate dalla fantasia dell'autore sconfinando nell'afrobeat e nella pizzica, si innesta un impianto musicale moderno, con basso, chitarra elettrica e fiati ad accompagnare canzoni che, ispirate da canti rituali e di lavoro di un continente lontano, ritrovano immediatamente la genuina spontaneità dello stornello romano.

Una miscela esplosiva che non risulta mai forzata, mai meccanica, mai accademica, e finisce per assumere un inaspettato sapore funky-rock; una musica che invita il pubblico al movimento ed alla partecipazione attiva.
Insomma “rock afroromano”, samba romanesco: musica popolare di un popolo che non c'è ancora, il popolo della Roma del futuro, capace di ritrovare un'identità forte attingendo dalle tante identità dei suoi nuovi abitanti.

Giuliano Lucarini: voce e percussioni
Danila Massimi: voce e percusssioni
Renato Bova: sax, clarinetto, cori
Giorgio Tebaldi: trombone e cori
Riccardo Garcia Rubi: chitarra elettrica
Filippo Smaldone: basso
Mauro Gregori: batteria

Disegno luci: Max Mugnai
Proiezioni: Flaminio Cozzaglio




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